Di Peter Hossli
Dottor Steinberg, lei ha dei figli?
Jeffrey Steinberg: Sì, tre. Due bimbe e un maschio.
Chi ha deciso il sesso?
Steinberg: Abbiamo fatto alla vecchia maniera e ha deciso il caso.
Qual è il suo tasso di successo?
Steinberg: Del 100 per cento.
Come fa?
Steinberg: Prima di impiantare l’ovulo fecondato, controlliamo la sua composizione genetica per il cromosoma X, quello femminile, e per il cromosoma Y, quello maschile. Così determiniamo il sesso del bambino con certezza.
La possibilità di scegliere il sesso è vietata in molti Paesi europei. Da quanto tempo la offre ai suoi clienti?
Steinberg: Da tre anni. La tecnologia, però, era disponibile sul mercato già sette anni fa. Inizialmente, la mia ricerca sugli embrioni si limitava alle malattie genetiche.
Com’è cambiato il suo lavoro?
Steinberg: All’inizio, il 75 per cento dei miei pazienti era composto di coppie sterili cui occorreva testare gli embrioni concepiti in vitro per specifiche malattie genetiche. Oggi, il 75 per cento dei miei pazienti vuole scegliere il sesso del bambino.
Quanti embrioni seleziona?
Steinberg: Tre al giorno. In un anno sono sicuramente mille bambini. Nessun altro al mondo realizza tante selezioni di embrioni sulla base del sesso.
Lei chiede per ogni selezione 18 mila dollari (quasi 14 mila euro), in un anno guadagna circa 18 milioni di dollari (circa 14 milioni di euro). È diventato multimilionario giocando a essere Dio.
Steinberg: Non gioco a essere Dio. Studio come Dio lavora e imparo. Opero solo delle scelte. Lascio cadere uno spermatozoo in un ovulo e osservo cosa fa la natura.
Il suo lavoro è un servizio allo stile di vita?
Steinberg: Sì. A me si rivolgono donne che hanno cinque figli maschi e desiderano una bimba da vestire alla moda. Dobbiamo negargli la possibilità di esaudire questo desiderio? La Commissione per l’etica della Società americana per la medicina della riproduzione è arrivata a una conclusione: no.
Cosa desiderano i suoi clienti?
Steinberg: Ricevo richieste per il colore degli occhi o dei capelli, ma anche per l’orientamento sessuale. Questo non è possibile al momento. Lo farò se lo permetterà la commissione etica.
Dove colloca i suoi limiti?
Steinberg: Quando posso impedire un grave handicap, non mi pongo limiti.